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Mendes, Murilo.

Poeta brasiliano. Fu un significativo esponente della seconda generazione modernista brasiliana. Stabilitosi nel 1920 a Rio de Janeiro, lavorò come giornalista e insegnante e coltivò, nella temperie culturale del "rinnovamento", la musica, la pittura e soprattutto la poesia. Riavvicinatosi al Cattolicesimo nel 1935, sostituì all'umorismo iconoclasta della sua prima produzione una maggiore intensità venata di messianismo. La sua poesia, vistosamente suggestionata dai rapporti con le arti visive e musicali, si contraddistinse per essenzialità lirica e lessico sorvegliato uniti a una immaginosità talvolta barocca e surreale. Ricordiamo: Poemi (1930), Storia del Brasile (1932), Tempo ed eternità (1935), scritta in collaborazione con Jorge de Lima, La poesia nel panico (1937), Metamorfosi (1944), Poesia libertà (1947), Contemplazione di Ouro Prêto (1954), Siciliana (1959), Tempo spagnolo (1959), Convergenza (1970). È apparsa postuma, nel 1977, la raccolta di liriche Ipotesi, scritte direttamente in italiano; dal 1957, infatti, M. visse a Roma dove fu titolare della cattedra di Letteratura brasiliana all'università (Juiz de Foras 1901 - Lisbona 1975).